Stretta o larga che sia, in qualche modo è sempre casa mia!!!!

Un commento al nostro Blog mi ha fatto riflettere, a tal punto che, presa dall'entusiasmo e montata sull'ennesimo aereo, mi sono messa a scrivere. (::)
A 19 anni, con più incoscienza che coraggio, sono partita da casa, portando con me "babbo", il mio pelush da quando avevo 8 anni, ed una "valigia piena di sogni". Obiettivo primario: conquistare il mondo. Con quali mezzi e per quale motivo, non saprei proprio spiegarlo nemmeno oggi. 
La ragione di questa voglia faticosa? Un pò l'educazione ricevuta, un pò lo spirito di emulazione che ogni sorella minore ha verso quella maggiore, un pò l'idea che l'isola non poteva darmi nulla altro che delusioni (e a 19 anni potete immaginare quali terribili delusioni la vita poteva avermi dato....).Insomma, a farmi salire su quella nave con il biglietto di sola andata è stato più che altro una serie di s-fortunati eventi.
E a quel punto: Roma. 'A Capitale!!
Il mio non è stato un amore poetico verso una città piena di luci, colori e suoni, più che altro, in linea con un nascente cinismo che riconosco solo oggi, è stato un colpo di fulmine per i colori dell'ASR (vi dice nulla Giallo come il soooooooooleeeee, Rosso come er core mioooooooooo), il traffico insostenibile dove trovi sempre il grezzo ciociaro che allunga la mano inanellata e grida "Ahooooo, ma te voi move???!!!!" e il ritardo... perchè il romano è tanto piacione quanto ritardatario, e se ti azzardi a dirgli qualche cosa lui ti guarda come se fossi un asino che vola e ti dice "eh sti cazzi!" 
Ed è solo se accetti tutto questo, che dal grigio smog, emergono quelle quattro cosette, come il Colosseo, "er Cuppolone", i fori, trastevere, la basilica di San Giovanni, Castel Sant'Angelo, il Gianicolo, il tridente, Campo dè fiori, la fontana di Trevi, Piazza Navona, e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo non può prescindere dal Romano, fiero di essere tale, che anche quando scappa dalla città la porta nel cuore, sempre ed ovunque grida: Oh "io sò io, e voi non siete un c***o".
Tutto il resto è venuto dopo. Molto dopo! 7 anni mi ci sono voluti per capire che il mondo di tutto aveva bisogno che di essere conquistato da me, ma che io avevo bisogno di essere conquistata da lui. E così sono salita su un aereo con il  solito "bagaglio pieno di sogni" e il mio pelush. Come mi sia venuta l'idea assurda di partire da Londra alla scoperta del mondo, proprio non lo so. Fondamentalmente non sapevo l'inglese, e razionalmente parlando, mi è parsa una buona idea cominciare da vicino casa.
E Londra sì, ti illude che sia proprio così, bella, immensa, aperta a chiunque tu sia, ti conquista per i colori brillanti che emergono dalla nebbia, i parchi che splendono di 1000 luci dopo la pioggia, i milioni di etnie che convivono pacificamente, i pub dove puoi trovare ogni tipo di birra, e dove l'italiano prenderà sempre la Foster, dove il taffico è ragionevole e il sito "Travel for London", riesce a dirti con lo scarto di 30 secondi quanto tempo impieghi ad andare da A a B(pur attraversando la città). Londra ti avvolge e contemporaneamente ti respinge, perchè ti lascia sempre con quel sapore agrodolce in bocca, la porta semi chiusa, e tu non puoi fare a meno di convincerti che prima o poi si spalancherà.
Dopo due anni di pioggia e tanto inglese, con un piccolo aiutino della sorte, mi sono decisa a lasciarla ai suoi amanti, e a tornare dalla città che mi aveva rapito il cuore.
E così, torno a Roma, con la mia valigia piena di sogni per metà e l'altra metà di domande sugli stessi. Desideri di conquista (o di essere conquistata) ormai svaniti, solo la ferma decisione che dove vai vai, questo mondo è un gran casino; mentre sfaccio la valigia, mi accorgo con orrore che il mio pelush è rimasto all'Elba. E mò? sarà un segno premonitore? ma premonitore di che cosa? che devo tornare all'Isola natia? che devo imparare a cavarmela senza pelush? che è l'ora di lasciare anche la valigia tutta scassata a casa e di comprarne un'altra? che devo poeticamente lasciarmi l'infanzia alle spalle? 
Chi ha una risposta alzi la mano (o più praticamente mi scriva un msg, perchè se alza la mano "mi ci faccio" poco). Cmq. 10 anni e sempre le stesse domande di quando sono partita (che non sto a ripetere perchè ho ancora un pò di rispetto per me stessa). E la risposta? Suppongo che stia proprio lì, nel prossimo viaggio, che spero sempre si concluda con un trasferimento...

(Mentre scrivo annunciano che l'aereo è in ritardo perchè 2 geni del male "unable to get on the plain went back to the hotel" ed ora sono impegnati nella ricerca delle valigie.
 Recuperate le suddette, in fase di decollo, un cellulare che suona. Ora dico, razza di genio, ci hano scassato i maroni per 2 ore con una vocetta sempre troppo forte all'alto parlante, ma te, dove stavi? secondo te passano la registrazione per sport? lo sai che se ci schiantiamo e non muori prima ti legno io sì???)

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